argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 12 giugno 2018, n. 26646, depositata in data 22 ottobre 2018, ha chiarito che l’aver omesso di indicare nel piano concordatario la pendenza di cause – nel caso in esame procedimenti giudiziali promossi nei confronti di istituti di credito per il recupero di somme – non costituisce atto di frode e non giustifica la revoca del concordato. La Suprema Corte, accogliendo il ricorso proposto dalla società, ha rammentato in particolare che l’atto, per essere qualificato come di frode, deve sottendere la volontà di nascondere situazioni di fatto che possono influenzare il giudizio dei creditori o non informare gli stessi delle reali prospettive di soddisfacimento; nel caso esaminato, tali presupposti non sussistevano poiché l’esito delle cause non avrebbe pregiudicato i creditori.