argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 24 settembre 2018, n. 47737, depositata il 19 ottobre 2018, ha confermato che il curatore ha la facoltà di presentare istanza di revoca del sequestro preventivo, con la conseguente restituzione dei beni immobili, se è l’unica possibilità di proseguire con l’azione revocatoria e ottenere l’esecuzione della sentenza passata in giudicato. Nella fattispecie, il Tribunale di Latina aveva ordinato il sequestro preventivo di alcuni beni immobili per l’ipotesi di reati fiscali commessi dai rappresentanti legali di una s.r.l. Verso gli stessi soggetti, il curatore aveva intrapreso un’azione revocatoria per aver costituito una società schermo con l’intento di svuotare il capitale sociale di una partecipata della società da loro amministrata, attraverso il conferimento del ramo d’azienda. La sentenza di revocatoria – divenuta definitiva per l’inammissibilità dell’appello proposto dai convenuti – prevedeva la restituzione al fallimento del ramo d’azienda, con i relativi beni immobili, i quali – tuttavia – erano stati oggetti del sequestro preventivo. La Suprema Corte ha riconosciuto al curatore il diritto di chiedere il dissequestro, sostenendo che tale diritto trova la sua ragion d’essere nella definitività della sentenza di revocatoria.