Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/12/2018 - È legittimo il recesso per rifiuto della prestazione lavorativa

argomento: News del mese - Diritto del Lavoro

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Con l’ordinanza 25 settembre 2018 n. 22677, la Corte di Cassazione si è pronunziata sul caso di una lavoratrice che aveva ripetutamente rifiutato lo svolgimento della prestazione lavorativa affermandone, da un lato, la natura demansionante e, dall’altro, la non adeguatezza rispetto al proprio stato di salute. Nel confermare la pronuncia di merito della Corte territoriale, i giudici di legittimità hanno ritenuto che il lavoratore adibito a mansioni che ritenga incompatibili con il proprio stato di salute può rifiutare l’esecuzione della prestazione solo se l’inadempimento datoriale ne pregiudichi irrimediabilmente le esigenze vitali e, quindi, l’integrità psico-fisica, fermo restando la possibilità di richiedere l’assegnazione a mansioni compatibili. Inoltre, la Corte ha precisato che il lavoratore adibito a mansioni che ritenga inferiori può rifiutare l’esecuzione della prestazione solo se detto inadempimento incida anche in tale ipotesi, in maniera irrimediabile, sulle sue esigenze vitali.