<p>Il diritto della crisi e dell'insolvenza</p>
Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/12/2018 - La mancata attivazione del contraddittorio ex art. 12 dello Statuto dei diritti del contribuente causa l’invalidità dell’atto anche in assenza di pregiudizi concreti

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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La Suprema Corte ha affermato, con la sentenza n. 23670 del 1° ottobre 2018, che l’avviso di accertamento emesso prima del termine dilatorio stabilito ex art. 12, comma 7, della Legge n. 212 del 2000, ove non ricorra una situazione di particolare e motivata urgenza, è affetto da un vizio intrinseco correlato al corretto iter formativo dell’atto, con conseguente illegittimità di quest’ultimo anche ove il contribuente non abbia subìto per effetto di tale violazione alcun concreto pregiudizio. Nello specifico, i fatti all’origine del caso vedono la Commissione Tributaria Regionale affermare la legittimità di un avviso di liquidazione la cui notifica era avvenuta ante tempus rispetto alla scadenza del termine di 60 giorni dalla chiusura del processo verbale di constatazione. I giudici di legittimità affermano che la mancata attivazione del contraddittorio nei termini di legge ha un effetto invalidante di natura obiettiva, e non soggettiva o personale.