Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/10/2018 - Fatti non adeguatamente e compiutamente esposti nel piano concordatario rilevanti quali atti di frode ai sensi dell’art. 173 l.f.

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 10 aprile 2018, n. 15695, depositata in data 14 giugno 2018, in tema di revoca dell’ammissione alla procedura di concordato preventivo, ha ribadito che i fatti non adeguatamente e compiutamente esposti nel piano e nei suoi allegati rientrano tra gli atti in frode ai sensi dell’art. 173 l.f. Nel caso esaminato, in particolare, non veniva fornita alcuna spiegazione in merito allo scostamento – assai considerevole – fra valore delle rimanenze risultante dall’ultimo bilancio e valore delle medesime alla data di deposito del ricorso per l’ammissione; circostanza ritenuta dalla Suprema Corte rilevante quale atto di frode ai sensi dell’art. 173 l.f., indipendentemente dall’appostamento di un fondo rischi per eventuale accertamento fiscale o dalla condanna degli amministratori per bancarotta fraudolenta per falsificazione delle scritture contabili e non anche per sottrazione o occultamento di parte dell’attivo.