<p>Il diritto della crisi e dell'insolvenza</p>
Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/10/2018 - Residuale capacità processuale del fallito e concessione dei termini ai sensi dell’art. 183, comma 6, c.p.c.

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 25 ottobre 2017, n. 2626, depositata in data 2 febbraio 2018, ha ribadito che il fallito conserva eccezionalmente la capacità processuale, esclusivamente nel caso in cui gli organi fallimentari dimostrino totale disinteresse, che deve essere dimostrato; non conserva, al contrario, capacità processuale quando gli organi fallimentari valutino negativamente la convenienza della controversia. Inoltre, la Suprema Corte rammenta che, in caso di violazione del contraddittorio e in mancanza di assegnazione dei termini di cui all’art. 183, comma 6, c.p.c., l’appellante nel giudizio in appello deve dimostrare quali elementi probatori sarebbero stati offerti se i termini fossero stati assegnati, specificando altresì quale sarebbe stato il fatto rilevante su cui il giudice di primo grado si sarebbe dovuto pronunciare.