<p>Impresa Società Crisi di Palazzolo Andrea, Visentini Gustavo</p>
Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/06/2019 - Sul ruolo del concorrente estraneo nel reato di bancarotta fraudolenta

argomento: News del mese - Diritto Penale

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Con sentenza del 10 aprile 2019 (ud. 19 marzo 2019) n. 15796, la Corte di Cassazione si pronuncia sul tema della responsabilità del concorrente estraneo nel delitto di bancarotta fraudolenta, affrontando, in particolare, la questione dell’elemento soggettivo dell’extraneus e della rilevanza causale della sua condotta rispetto alla realizzazione del reato. La Corte, ribadendo un indirizzo giurisprudenziale ormai consolidato, afferma che risponde del reato di bancarotta fraudolenta colui che, pur non rivestendo la qualifica di imprenditore commerciale (ovvero di amministratore, direttore generale, sindaco o liquidatore di società fallita) apporti un concreto contributo materiale o morale alla produzione dell’evento, sempre che l’attività di cooperazione col fallito sia stata efficiente per la produzione dell’evento, occorrendo, in punto di elemento soggettivo del reato, la volontarietà della condotta dell’extraneus di apporto a quella dell’intraneus, con la consapevolezza che essa determina un depauperamento del patrimonio sociale ai danni dei creditori. Precisa poi la Suprema Corte che non è, invece, richiesta, in capo al concorrente esterno, la specifica conoscenza del dissesto della società, la quale può di contro rilevare sul piano probatorio, quale indice significativo della rappresentazione della pericolosità della condotta per gli interessi dei creditori.