Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/09/2018 - La cessione del software – considerata operazione dolosa – integra il reato di bancarotta se sussiste il nesso di causalità tra la cessione e il successivo dissesto societario

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 19 febbraio 2018, n. 24752, depositata il 1° giugno 2018, è stata chiamata ad esprimersi in tema di bancarotta fraudolenta e ha affermato che la cessione di un software, che provochi – seppur indirettamente – il fallimento della società, integra il reato di bancarotta patrimoniale, in quanto sussiste il nesso di causalità tra l’atto doloso e il conseguente dissesto della società. Nel caso di specie, gli amministratori di una società a responsabilità limitata avevano ceduto il software di proprietà della stessa – successivamente fallita – ad un’altra società costituita ad hoc e riconducibile ad alcuni dei suddetti amministratori. La cessione, che era avvenuta senza il pagamento del corrispettivo, aveva provocato l’aggravamento del dissesto societario, a causa dell’omesso pagamento delle obbligazioni fiscali. La Suprema Corte ha pertanto ritenuto che, nel caso de quo, sussistesse il nesso di causalità tra l’atto di cessione del software – considerata operazione dolosa – e il conseguente fallimento della società, e che pertanto si rendessero applicabili le disposizioni di cui all’art. 223, comma 2, l.f.