Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/07/2018 - La dichiarazione di fallimento per estensione e l’irrilevanza del deposito dei documenti contabili

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

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La Corte di Cassazione, con Sentenza dell’11 gennaio 2017, n. 4917, depositata il 27 febbraio 2017, ha precisato che i creditori che hanno depositato il ricorso per la dichiarazione di fallimento di una società di persone (o imprenditore solo apparentemente individuale) si configurano come litisconsorti, nel caso di giudizio di reclamo avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, successivamente esteso al socio illimitatamente responsabile. In particolare, la Suprema Corte ha sottolineato che, in assenza di integrazione del contraddittorio da parte del giudice di primo grado (ed in assenza di una rimessione da parte della corte d’appello), sussiste un vizio dell’intero giudizio, imponendosi così l’annullamento dello stesso, mediante un rinvio della causa – ai sensi della disciplina dell’art. 383, comma 4, c.p.c. – al giudice di prime cure, purché l’impugnazione risulti assolutamente senza fondamento. Nel caso di specie, l’assenza – nel decreto di convocazione per l’estensione del fallimento al socio illimitatamente responsabile – dell’invito al deposito degli ultimi tre bilanci e della situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata dell’impresa, risultava essere del tutto irrilevante, poiché i citati documenti erano già stati acquisiti nell’ambito del giudizio pre-fallimentare.