argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 19 aprile 2018, n. 19789, depositata il 7 maggio 2018, ha affermato che il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale e quello di bancarotta impropria hanno ambiti diversi. In particolare, la prima tipologia di reato è relativa ad atti di distrazione o dissipazione di beni societari oppure di occultamento, distruzione o tenuta di libri contabili in modo tale da non consentire la ricostruzione delle vicende societarie: tali atti devono aver determinato un pericolo per le ragioni dei creditori sociali, risultando determinante il solo fatto che gli stessi siano stati compiuti, prescindendo quindi che abbiano o meno determinato il fallimento. La seconda tipologia di reato, invece, si riferisce a condotte che devono porsi in nesso eziologico con il fallimento, pur non costituendo distrazione o dissipazione di attività o, in alternativa, arrecare un pregiudizio all’attività di verifica. Nel caso di specie, la Suprema Corte ha affermato la possibilità del concorso materiale tra i reati in quanto, oltre allo specifico schema della bancarotta disciplinato dall’art. 216 l.f., sono stati realizzati differenti ed autonomi comportamenti dolosi (quali, ad esempio, l’abuso o l’infedeltà nell’esercizio della carica), che sono risultati essere la causa dell’intervenuto fallimento dell’impresa.