argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte d’Appello di Bari, con Decreto del 17 aprile 2018, depositato il 23 aprile 2018, ha stabilito che il pubblico ministero non è legittimato a richiedere il fallimento dell’imprenditore, nel caso in cui quest’ultimo abbia appreso notizie in ordine allo stato di insolvenza nell’ambito di indagini totalmente estranee rispetto all’ambito circoscritto del processo penale. In particolare, la Suprema Corte ha chiarito che l’iscrizione, nel modello 45, di atti che non costituiscono reato non può costituire il presupposto per la formulazione di richieste al giudice civile. La Corte d’Appello ha, in particolare, sottolineato come tale potere del pubblico ministero non possa essere esercitato in modo incontrollato e sostanzialmente arbitrario. Nell’ambito del giudizio di appello, le conclusioni finali del pubblico ministero delimitano il perimetro della decisione del giudice, che non può accogliere tale appello nel caso in cui il procuratore generale si sia espresso per il rigetto.