argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 16 febbraio 2018, n. 21672, depositata il 16 maggio 2018, ha affrontato alcuni aspetti relativi al reato di falso in bilancio di cui all’art. 2621 c.c. Innanzitutto, ha sostenuto che, ai fini dell’integrazione del reato in parola, non è sufficiente la rilevanza dell’importo contabile oggetto di omissione, ma è necessaria la prova, attraverso elementi concreti ed inequivoci, della consapevolezza, da parte del soggetto che ha commesso l’illecito, dell’irragionevolezza della propria condotta, che si sostanza nella realizzazione di artifizi contabili in violazione delle norme in vigore. Infine, con riferimento alla prescrizione del reato di falso in bilancio, la Suprema Corte ha affermato che la violazione di norme contabili, potendo spiegare le proprie conseguenze sul patrimonio sociale anche negli esercizi successivi a quello interessato, può portare alla realizzazione di singoli reati istantanei di falso in bilancio, riferiti a ciascun esercizio, sino alla cessazione della condotta reticente.