argomento: News del mese - Diritto degli Intermediari Finanziari
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 9 giugno 2018, n. 19919, ha respinto la richiesta di condanna dell’istituto di credito al risarcimento del danno morale per avere indotto una cliente all’acquisto di titoli cd. “spazzatura”. La Suprema Corte ha sottolineato che l’art. 2059 c.c. opera sul piano della limitazione della risarcibilità del danno non patrimoniale nei soli casi previsti dalla legge, lasciando integri gli elementi della fattispecie costitutiva dell’illecito ex art.2043 c.c. In definitiva, il danno non patrimoniale, essendo comunque un danno di conseguenza, deve essere specificamente allegato e provato ai fini risarcitori – anche per mezzo di presunzioni – non potendo mai considerarsi in re ipsa.