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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 23 aprile 2018, n. 9973, ha affermato che sugli amministratori privi di deleghe grava – in base agli artt. 2381 e 2392 c.c. e al generale dovere di “agire informati” – un obbligo di informazione non solo passivo (limitato, cioè, alle indicazioni spontaneamente rese da parte dei soggetti delegati), bensì anche attivo, ossia connotato dall’assunzione di apposite iniziative volte a ottenere informazioni relative agli affari sociali; tale obbligo, peraltro, deve essere particolarmente intensificato nel caso in cui emergano “campanelli d’allarme” relativi al potenziale compimento di una violazione da parte degli organi delegati. Infatti, la Suprema Corte afferma che è compito degli amministratori non esecutivi, sulla base del predetto potere-dovere, attivare tutte le possibili fonti conoscitive e intraprendere tutte le iniziative che rientrano nelle proprie attribuzioni, al fine di impedire il compimento di eventi dannosi.