Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/05/2018 - Il pubblico ministero può usare le risultanze delle verifiche dell’ausiliario, anche se la nomina è sbagliata

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 30 gennaio 2018, n. 10110, depositata il 24 aprile 2018, ha affermato che il pubblico ministero può legittimamente fare uso delle risultanze dell’ausiliario del giudice anche se erroneamente qualificato. Nel caso in esame, in particolare, le notizie erano state acquisite nell’ambito di un sequestro penale di una quota sociale affidata ad un ausiliario qualificato amministratore giudiziario anziché custode, il quale aveva esaminato la documentazione sociale e redatto apposita relazione. La Suprema Corte, rigettando il ricorso proposto dalla società volto a far dichiarare la nullità degli atti compiuti dall’ausiliario, ha affermato che ai sensi dell’art. 2476, comma 2, l.f., il potere di ispezione spetta anche al custode, il quale può chiedere informazioni relative all’amministrazione ed esaminare la documentazione contabile e i libri sociali, con diritto di estrarne copia; ne consegue che il pubblico ministero può utilizzare lecitamente le risultanze del controllo effettuato.