argomento: News Economia - Economia e Gestione delle Imprese
Articoli Correlati: OIC - beni d - Organismo Italiano di Contabilità
Il documento interpretativo OIC n. 5 torna organicamente ad esaminare il tema della rivalutazione dei beni d'impresa, riproposta nel bilancio 2018 dall'art. 1, commi 940 e ss., della L. 145/2018. In particolare, si ribadisce che la rivalutazione può essere effettuata con tre tecniche alternative, senza tuttavia comportare una modifica della vita utile residua. Si osserva che in numerosi casi, mantenendo inalterata la vita utile residua, si potrebbero verificare disallineamenti tra l'ammortamento civilistico e quello fiscale, con conseguente necessità di recuperare la differenza in sede di dichiarazione. Tuttavia, viene altresì confermato che l'ammortamento civilistico si determina sui valori ante rivalutazione, in quanto quello sui maggiori valori deve essere posticipato all'esercizio successivo. In tal modo il bilancio 2018 non è influenzato dai maggiori ammortamenti a seguito della rivalutazione effettuata. Solo l'esercizio 2019 vedrà dunque gravato il peso di tali nuovi costi sul risultato d'esercizio. Le imposte anticipate, se sussiste ragionevole certezza in ordine al loro recupero, sono giustificate in quanto i nuovi valori sono riconosciuti ai fini delle imposte sui redditi e dell'IRAP solo a partire dal 2021, sempre tenendo conto che – civilisticamente – gli ammortamenti sui maggiori valori sono posticipati al periodo d'imposta 2019.