argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 16 luglio 2018, n. 6375, depositata il 5 marzo 2019, ha affermato che i prelevamenti effettuati dal socio fallito sul conto corrente aperto presso le Poste Italiane sono inefficaci rispetto ai creditori. Nel caso di specie, la Suprema Corte ha fornito importanti chiarimenti in merito all’applicazione della legge fallimentare rispetto al D.P.R. n. 156/1973, meglio conosciuto come “Codice postale”, ed ha evidenziato che le norme della legge fallimentare prevalgono rispetto a quelle del Codice postale. Nel caso de quo, pertanto, la Suprema Corte ha respinto il ricorso presentato da Poste Italiane S.p.A. avverso la sentenza della Corte di Appello, quest’ultima in favore della decisione del giudice di prima istanza di restituire al fallimento la somma indebitamente prelevata, dal conto corrente in questione, dal socio fallito.