argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 13 dicembre 2018, n. 6741, depositata il 12 febbraio 2019, ha fornito importanti chiarimenti per quanto concerne la corretta identificazione dell’amministratore di fatto, quale potenziale destinatario delle norme di cui agli artt. 216 e 223 l.f.. Nel caso di specie, la Suprema Corte ha anzitutto affermato che, al fine di identificare correttamente il destinatario delle norme sul reato di bancarotta fraudolenta, occorre valutare non tanto le qualifiche formali quanto le reali funzioni esercitate, dal momento che gravano sull’amministratore di fatto tutti i doveri propri dell’amministratore di diritto. In secondo luogo, la Corte di Cassazione ha affermato che, al fine di dimostrare il reale coinvolgimento dell’amministratore di fatto negli affari della società fallita, occorre sia dimostrata «un’apprezzabile attività di gestione in termini non occasionali o episodici». Non avendo la Corte d’Appello sufficientemente argomentato la ricostruzione delle responsabilità in capo all’imputato, la Suprema Corte ha pertanto annullato con rinvio la sentenza impugnata.