argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con sentenza 9 gennaio 2019, n. 3096, depositata in data 1° febbraio 2019, ha precisato che l’illegittima compensazione di un debito IVA maturato in pendenza di procedura fallimentare con un credito maturato dalla società in bonis può essere eccepito dall’Ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate in sede di richiesta di rimborso, anche se non contestato in precedenza, in sede di controllo della dichiarazione IVA. Accogliendo il ricorso proposto dall’Ufficio, la Suprema Corte ha chiarito che l’illegittima compensazione non estingue il debito compensato e che non rileva che siano scaduti i termini per l’accertamento fiscale, poiché tale termine opera limitatamente per l’accertamento dei crediti dell’amministrazione e non riguarda gli asseriti crediti del contribuente esposti in dichiarazione.