Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

15/03/2018 - Individuazione di ulteriori “tipologie” di materiali da non considerare come rifiuti sulla base di un’analisi caso per caso: competenza del Ministero dell’ambiente e non nelle Regioni

argomento: News del mese - Diritto Amministrativo

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Il Consiglio di Stato, sez. IV, con la sentenza del 28 febbraio 2018, n. 1229, ha individuato nel Ministero dell’ambiente e non nelle Regioni il soggetto competente ad individuare, ad integrazione di quanto già previsto dalle direttive comunitarie, ulteriori “tipologie” di materiali da non considerare come rifiuti, in quanto riciclabili, sulla base di un’analisi caso per caso. Il Collegio ha svolto alcune osservazioni, richiamandosi alla disposizione dell’art. 6 della direttiva 19 novembre 2008 n. 2008/98/CE, riguardante la “cessazione della qualifica di rifiuto”. A tal proposito, ha rilevato in primo luogo che spetta alla normativa europea determinare le ipotesi di cessazione della qualifica di “rifiuto”, in secondo luogo che tale normativa ha previsto che sia comunque possibile per gli Stati membri valutare altri casi di possibile cessazione della qualifica di rifiuto ed infine che tale prerogativa compete allo Stato e, precisamente, al Ministero dell’Ambiente, il quale è tenuto a provvedere con propri regolamenti.