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L’Agenzia delle Entrate è intervenuta con la Circolare 3/E del 26 febbraio 2018 a commento ed illustrazione delle norme che disciplinano il regime di non imponibilità per i redditi finanziari (redditi di capitale e redditi diversi di natura finanziaria) conseguiti nell’ambito dei piani individuali di risparmio a lungo termine (PIR). In particolare, l’Amministrazione finanziaria illustra l’ambito soggettivo e oggettivo per fruire dell’agevolazione, specificando che tale regime trova applicazione nei confronti delle persone fisiche fiscalmente residenti in Italia che conseguono redditi di natura finanziaria non nell’esercizio di impresa commerciale, relativamente ad investimenti detenuti, per almeno cinque anni, nell’ambito di un PIR appositamente costituito presso un intermediario abilitato. L’Agenzia delle Entrate interviene inoltre, inter alia, sulle modalità di costituzione dei PIR, sui vincoli di composizione e concentrazione del patrimonio investito, nonché su particolari problematiche applicative quali il trattamento di eventuali ritenute non dovute e delle minusvalenze. Nella Circolare, inoltre, sono presenti chiarimenti in relazione agli investimenti effettuati attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio e contratti assicurativi.