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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 14 febbraio 2019, n. 10104, depositata in data 10 aprile 2019, ha affermato che per il computo del periodo sospetto ai fini dell’azione revocatoria il giorno cui da far decorrere il dies a quo è sempre la data di deposito della sentenza dichiarativa di fallimento e non la data di pubblicazione della sentenza medesima presso il registro delle imprese. La Suprema Corte chiarisce che non è da tutelare lo stato soggettivo di ignoranza dell’intervenuto fallimento, con conseguente irrilevanza della pubblicità legale della sentenza dichiarativa, ma che – al contrario – rileva la conoscenza da parte del creditore dello stato di insolvenza del debitore, la quale in via presuntiva viene fatta decorrere dalla dichiarazione di fallimento.