argomento: News del mese - Diritto del Lavoro
Articoli Correlati: ostilità del lavoratore - datore di lavoro - comportamenti vessatori
Con la sentenza 12 luglio 2019 n. 18808, la Corte di Cassazione ha stabilito che, pur a fronte di atteggiamenti ostili del lavoratore, il datore di lavoro non è certamente legittimato a tenere comportamenti vessatori. Egli può infatti senza dubbio esercitare i propri poteri direzionali ex art. 2104, comma 2, c.c., come anche, nel caso, i poteri disciplinari, ma nei limiti stabiliti dalla legge e comunque nel rispetto di un canone generale di continenza, espressivo dei doveri di correttezza propri di ogni relazione obbligatoria, tanto più se destinata ad incidere continuativamente sulle relazioni interpersonali. Canone che è certamente e comunque superato allorquando i comportamenti datoriali – ovverosia proprio della parte che nell’ambito del rapporto si pone in posizione di supremazia in quanto titolare del potere di dirigere i propri dipendenti – ricevano una qualificazione in termini di vessatorietà.