argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con ordinanza del 19 febbraio 2019 n. 20463, depositata il 30 luglio 2019, ha stabilito, relativamente al tema del credito IVA, che se lo stesso viene inserito nella dichiarazione, ancorché non spettante, deve trovare applicazione la sanzione ex art. 5, c. 4, D. Lgs, 471 del 18 dicembre 1997, anche nel caso in cui lo stesso non venga utilizzato o chiesto a rimborso. In particolare, la citata norma deve applicarsi in quanto “[…] colpisce e sanziona la mera indicazione infedele resa nella dichiarazione, indipendentemente dal concreto utilizzo del credito in una delle forme consentite dall’ordinamento”; la Suprema Corte ha ritenuto che la sanzione non tutela l’interesse dello Stato ma quello dell’erario alla presentazione, da parte del contribuente, di dichiarazioni corrette e veritiere. Diversamente, rimarrebbe comunque pregiudicata l’attività di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria.