argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con sentenza del 26 ottobre 2018 n. 20587, depositata il 31 luglio 2019, ha evidenziato – in tema di frodi carosello IVA – che, in caso di fatture relative ad operazioni soggettivamente inesistenti, è compito dell’Amministrazione finanziaria dimostrare (anche con presunzioni) che il soggetto formale, che ha emesso la fattura, non è quello reale, oltre al fatto che vi sia stata consapevolezza da parte del cessionario. Il contribuente, invece, deve dimostrare la propria buona fede; se ciò non dovesse avvenire si ritiene legittimo che non possa essere applicata la detrazione dell’imposta per l’operazione falsa. Peraltro, la Suprema Corte ha sottolineato alcune circostanze di presunzione di inesistenza delle operazioni, tra le quali acquisti ad un prezzo inferiore di mercato (con modesto ricarico), operare secondo canali paralleli di mercato e la tempistica dei pagamenti (in particolare quando operati su conti esteri verso operatori nazionali).