argomento: News del mese - Diritto del Lavoro
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Con la nota 11 settembre 2019 n. 7964, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha fornito i chiarimenti sull’applicazione della maggiorazione della maxisanzione nel caso di impiego irregolare di lavoratori che ricevono il reddito di cittadinanza, specificando che la sanzione maggiorata è applicabile non solo quando il lavoratore “in nero” sia l’effettivo richiedente del reddito, ma anche qualora lo stesso, pur non essendo il diretto richiedente, appartenga comunque al nucleo familiare che risulta destinatario del beneficio. L’Ispettorato ha fornito quindi delle indicazioni specifiche in relazione alle fattispecie di reato di cui all’art. 7, commi 1 e 2, del D.L. n. 4/2019. In particolare, ai fini della configurabilità dell’ipotesi di reato di cui al comma 1, rileva l’attività lavorativa “in nero” svolta prima della presentazione della domanda di reddito di cittadinanza; per la fattispecie prevista dal comma 2, la cui condotta è imputabile al lavoratore, rileva l’attività “in nero” iniziata dopo la presentazione della domanda di reddito ove non sia integrata con le informazioni sui compensi percepiti.