Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

26/11/2019 - Niente pena pecuniaria per l’evasore insolvente

argomento: News del mese - Diritto Tributario

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La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 38467 del 17 settembre 2019 ha stabilito che, per chi commette il reato di evasione fiscale ed è insolvente la pena detentiva non può essere sostituita con quella pecuniaria. I supremi Giudici hanno anche sancito che l’imputato del reato che attraversa una crisi di liquidità non ha diritto alle attenuanti nella sua difesa. La Corte di Cassazione in merito alla sostituzione della pena ha argomentato che l’effetto deterrente delle sanzioni sarebbe vano: il nullatenente condannato, non subirebbe né la carcerazione, né la multa e ha ribadito, nel momento della applicazione della pena, il giudice deve valutare anche che questa sia efficace. Invece, in merito al non riconoscimento delle attenuanti generiche, la Cassazione sostiene che la difficoltà finanziaria non può essere una scusante se si parla di evasione di IVA, e questo perché le somme che si incassano a tale titolo non sono dell’imprenditore, ma dell’Erario, e quindi non devono essere destinate a scopi diversi.