argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 29977 depositata il 12 febbraio 2019, uniformandosi a quanto già affermato dalla giurisprudenza di legittimità ha affermato che in tema di utilizzazione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, i costi relativi alle stesse non sono mai deducibili, con la conseguenza che la loro indicazione in dichiarazione configura una finalità di evasione e realizza un corrispondente profitto senza che rilevi in senso contrario la circostanza che, pur avendo sostenuto tali costi nei confronti del soggetto fittiziamente interposto, il destinatario della fattura sia tenuto a corrispondere nuovamente l’Iva al soggetto che ha realmente fornito la prestazione, quale normale conseguenza di ogni interposizione fittizia. La vicenda trae origine da una società che aveva acquistato beni da un consorzio, ma nell’operazione era stata interposta fittiziamente, quale venditore emittente la fattura, altra s.r.l., della quale amministratore unico è lo stesso della società acquirente.