argomento: News del mese - Diritto Tributario
Articoli Correlati: simulazione - fraudolenza - integrazione del reato
La Corte di Cassazione, con sentenza del 5 giugno 2019 n. 36217, depositata il 19 agosto 2019, ha specificato – per l’integrazione del reato di sottrazione fraudolenta – che l’alienazione debba essere “simulata”, finalizzata alla creazione di una situazione giuridica apparente diversa da quella reale; inoltre, per “atti fraudolenti”, devono essere considerati tutti i comportamenti che, ancorché leciti, siano connotati da elementi di inganno o di artificio. La Suprema Corte ha altresì sottolineato che per la configurabilità del reato non debba ritenersi sufficiente l’idoneità dell’atto a ostacolare il recupero del bene da parte dell’amministrazione finanziaria, ritenendo diversamente essenziale il compimento di atti si caratterizzino per la loro natura simulatoria o fraudolenta. Nel caso in esame, i soggetti avevano provveduto a stipulare di un contratto d’affitto di ramo d’azienda.