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La Corte di Cassazione, con sentenza del 7 giugno 2019 n. 42567, depositata il 17 ottobre 2019, ha rilevato – in ordine al reato di dichiarazione infedele – che, ai fini fiscali, è possibile ritenere fittizia la residenza di un professionista italiano in Svizzera, nel caso in cui i dati raccolti dalla Guardia di finanza, a loro volta riferibili ad a operazioni bancarie, contratti di locazione e altre tipologie di spese, dimostrino la presenza continuativa dello stesso in Italia. Nel caso di specie, veniva contestato al professionista l’omissione di compensi percepiti in diverse dichiarazioni annuali.