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Con la risposta all’interpello 8 novembre 2019 n. 475, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in materia di lavoratori impatriati, con riferimento in particolare al requisito della residenza fiscale. L’agevolazione per tali lavoratori è fruibile per un quinquennio a decorrere dal periodo di imposta in cui il lavoratore trasferisce la residenza fiscale in Italia e per i 4 periodi di imposta successivi. Per accedere al regime speciale per i lavoratori impatriati, il soggetto non deve essere stato residente in Italia nei 2 periodi di imposta precedenti il rientro. L’Agenzia ha inoltre precisato che ai sensi dell’art. 2 del TUIR sono residenti in Italia le persone fisiche che, per almeno 183 giorni (o 184 giorni in caso di anno bisestile) sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del Codice civile.