argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 31654 del 4 dicembre 2019, affronta per la prima volta un tema piuttosto dibattuto tra le Corti di merito, aderendo a quella parte di giurisprudenza che ritiene ammissibile l’azione revocatoria di un atto di scissione, quale rimedio a carattere generale esperibile ogniqualvolta il creditore veda diminuito il patrimonio del debitore per effetto di atti da questo compiuti in frode alle ragioni creditorie. Tale orientamento si pone in antitesi rispetto a quello secondo cui tale azione non sarebbe necessaria, vista la tutela garantita dalla normativa vigente in tema di scissione, ovvero: l’art. 2504-quater c.c., che impedisce la dichiarazione di invalidità della scissione; l’art. 2503 c.c., che consente ai creditori di opporsi alla scissione e l’art. 2506-quater c.c., il quale sancisce la responsabilità solidale tra società scissa e società beneficiaria.