argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 16 novembre 2018, n. 8544, depositata il 27 febbraio 2019, ha affermato che gli amministratori sono responsabili del reato di bancarotta semplice, se – attraverso un comportamento inerte o con un’altra condotta gravemente colposa – hanno aggravato il dissesto della società, non presentando immediatamente istanza di fallimento. Alla base di questa scelta della Corte di Cassazione si trova l’art. 2392 c.c., il quale stabilisce la responsabilità solidale degli amministratori, da intendersi nel senso che non mettere in atto azioni per eliminare fatti pregiudizievoli di cui si era a conoscenza o cercare almeno di attenuare le eventuali conseguenze implica la responsabilità per omissione, in concorso nei reati fallimentari commessi da altri amministratori. Anche l’inerzia del singolo amministratore – singolarmente ininfluente nel precludere il fatto pregiudizievole – acquista efficacia causale rispetto all’aggravamento del dissesto, in quanto la denuncia del singolo avrebbe potuto indurre gli altri amministratori ad una più attenta vigilanza e a una maggiore attenzione ai principi di corretta amministrazione.