argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con sentenza del 29 ottobre 2019 n. 50350, depositata il 12 dicembre 2019, ha stabilito – in ordine al reato di occultamento o distruzione dei documenti contabili – che l'impossibilità di ricostruire il reddito o il volume d'affari in capo al contribuente, non deve intendersi in senso assoluto, in quanto sussiste anche quando è necessario procedere all'acquisizione di documenti mancanti presso soggetti terzi. In particolare, la Suprema Corte precisa che la ratio della norma è quella presidiare (penalmente) in modo efficace rispetto al controllo della posizione del contribuente, cercando in questo modo di pervenire ad una “leale collaborazione” tra quest’ultimo e l’amministrazione finanziaria. Peraltro, il fatto che siano stati esibiti documenti falsi (in tutto o in parte) prima dell’entrata in vigore dell’attuale disciplina, non rileva in ordine alla fattispecie penale.