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La Corte di Cassazione, nettamente in controtendenza rispetto all’orientamento prevalente in merito nonché alla ricostruzione fornita dallo stesso Massimario con la Relazione n. 3/2020 rispetto all’aumento di pena introdotto dall’art. 39 d.lgs n. 124/19 conv. nella L. 157/19 (“modifiche della disciplina penale e della responsabilità amministrativa degli enti”), con la Sentenza n. 3163 del 27 gennaio 2020, ha riconosciuto come autonoma fattispecie di reato, anziché come semplice circostanza attenuante, l’ipotesi prevista dal previgente art. 8 comma 3 del d.lgs n. 74/00 (emissione di fatture o altri documenti falsi) riguardante il caso in cui l’importo non rispondente al vero indicato nelle fatture o nei documenti falsi fosse inferiore a 154.937,07 euro per periodo d’imposta.