argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con ordinanza del 28 novembre 2019 n. 716, depositata il 15 gennaio 2020, ha confermato, relativamente al reato della cd “frode carosello”, che la stessa ricade nelle fattispecie ex artt. 2 e 8 D. lgs. n. 74/2000. In particolare, la Suprema Corte ha sottolineato che l’avviso di accertamento notificato muoveva integralmente da un PVC redatto dalla Guardia di Finanza, senza però che fossero specificatamente individuati gli elementi fattuali, che avrebbero dovuto essere individuati per poter dimostrare il coefficiente psicologico, in ordine alle operazioni ritenute soggettivamente inesistenti; pertanto, relativamente al primo motivo del ricorso, la censura era inammissibile per carenza di specificità; il secondo motivo del ricorso, invece, è stato accolto, in considerazione del fatto che la commissione tributaria avrebbe dovuto accertare se la fatture fossero state non solo soggettivamente inesistenti, ma anche oggettivamente.