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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 14 gennaio 2020, n. 5106, depositata il 6 febbraio 2020, ha chiarito che – nonostante la previsione di cui all’art. 238, comma 1, l.f. – il processo penale per accertare i reati di cui all’art. 216, 217, 223, 224 l.f. può iniziare anche prima della comunicazione della dichiarazione di fallimento. Infatti il secondo comma del medesimo articolo prevede che se ricorrono gravi motivi (gestione antieconomica o conti correnti bloccati), ovvero è stata presentata (in contemporanea o in precedenza) istanza per la dichiarazione di fallimento, o quest’ultima sia stata presentata dal pubblico ministero ai sensi dell’art. 7 l.f., l’amministratore può essere condannato per bancarotta anche prima che la società sia dichiarata fallita.