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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 20 novembre 2019, n. 4956, depositata il 25 febbraio 2020, è stata chiamata ad esprimersi in merito alla competenza, o meno, del giudice delegato ad emettere apposito decreto ingiuntivo finalizzato alla riscossione, da parte della curatela, dei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti. Nel caso di specie, la complessità della questione era data dalla presenza, nello statuto della società fallita, della clausola compromissoria con la quale veniva stabilita la competenza degli arbitri per le controversie sociali, con conseguente ricorso per Cassazione del socio avverso il decreto ingiuntivo emesso dal giudice delegato del fallimento della società. La Suprema Corte chiarisce che la competenza è arbitrale, perché le ragioni di credito sono della società e hanno ad oggetto un diritto disponibile della stessa, ossia il diritto al versamento dei conferimenti dovuti dal socio.