argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, ispirandosi ad un concetto di inerenza “quantitativo” e “utilitaristico”, con la Sentenza n. 3599 del 13 febbraio 2020, ha negato la detraibilità dell’IVA assolta in reverse charge sui costi per servizi infraguppo resi da soggetti esteri qualora si rilevi la mancanza dei presupposti sostanziali relativamente alla prova dell’effettività ed inerenza degli stessi. Tale orientamento seguele precedenti pronunce sul punto, ponendosi tuttavia in contrasto con la Norma di comportamento dell’AIDC n. 205/2019 secondo la quale, anche laddove la contestazione delle spese trovi ingresso in ambito IVA, l’imposta assolta con l’inversione contabile deve essere come detraibile.