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La Corte di Cassazione, con sentenza del 24 settembre 2019 n. 5392, depositata il 10 febbraio 2020, ha stabilito – in ordine al reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, derivante da un’operazione straordinaria di scissione – che per il provvedimento di sequestro preventivo deve evidenziare le motivazioni alla base delle quali il patrimonio complessivo della cessionaria possa essere considerato non idoneo, anche in considerazione della previsione di accollo – da parte di quest’ultima – dei debiti, secondo un giudizio formulabile ex ante