argomento: News del mese - Diritto Tributario
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Con risposta ad interpello n. 956 – 347/2018, resa a fronte di istanza presentata il 27 marzo 2018 e, ad oggi, non pubblicata, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla rilevanza fiscale delle valutazioni a fine esercizio delle quote di fondi comuni di investimento, anche in valuta estera. Quanto alla natura fiscale, l’Agenzia ha precisato che le stesse rappresentano uno strumento finanziario distinto dalle partecipazioni e sono da considerare assimilate a titoli in serie o di massa non aventi natura partecipativa. Con riguardo alle differenze di cambio a fine esercizio, l’Agenzia ha evidenziato che, alla luce dell’art. 2426 n. 8 bis c.c., l’obbligo di valutazione al tasso di cambio vigente alla data di riferimento del bilancio sussiste soltanto per le poste aventi natura monetaria e che le quote di fondi comuni in valuta estera non potrebbero essere qualificate come poste monetarie, in quanto non prevedono, per il sottoscrittore, il diritto di incassare una somma determinata ad una data futura.