argomento: News del mese - Economia Aziendale
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La Fondazione Nazionale dei Commercialisti, unitamente alla Società Italiana dei Docenti di Ragioneria ed Economia Aziendale, ha diffuso, in data 20 aprile 2020, il documento dal titolo “L’impatto dell’emergenza sanitaria sulla continuità aziendale e sull’applicazione dei principi contabili nazionali. Prime indicazioni” afferente alle conseguenze dell’emergenza Covid-19 sulla redazione del bilancio d’esercizio 2019 e 2020. In particolare, l’art. 7 del d.l. 23/2020 sospende l’applicazione del principio di redazione del bilancio nella prospettiva della continuità aziendale – al fine di mitigare la crisi economica dovuta alla situazione pandemica attuale – per le imprese che la possedevano prima del 23 febbraio 2020, e di conservarla per il bilancio dell’esercizio in corso e per quello del 2019 ancora da approvare. Pertanto, vi sono due limiti all’applicazione della disciplina: uno di carattere temporale e uno di carattere soggettivo. Per quanto riguarda la verifica di quest’ultimo, il documento indica quale riferimento per la verifica della continuità aziendale il bilancio chiuso e approvato dell’esercizio 2018, anche se un po’ datato, o quello relativo all’esercizio 2019. In tale contesto, fermo restando la cautela nelle scelte da parte degli organi sociali nel caso in cui vi sia perdita di continuità ante 23 febbraio, la nota integrativa e la relazione sulla gestione devono fornire una situazione delle condizioni in cui si trova la società, dei fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e le prospettive future della medesima. Inoltre, il principio enunciato dal Decreto Liquidità deve ritenersi applicabile anche ai bilanci consolidati infrannuali, che si chiudono nel corso del 2020 e che si chiuderanno nel 2021. Per ciò che concerne l’impairment test, l’emergenza ha quale competenza l’anno 2020 e non incide sul 2019.