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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 14 aprile 2020, n. 7796, ha sottolineato che i soci di società semplice rispondono personalmente e illimitatamente delle obbligazioni della società, sia che si tratti di soci che hanno agito in nome e per conto delle società, sia che si tratti degli altri soci. Questi ultimi possono limitare la propria responsabilità con apposito patto portato a conoscenza dei terzi con mezzi idonei. Il nuovo socio che entra a far parte della società semplice risponde, solidalmente con gli altri soci, per le obbligazioni sociali anteriori all’acquisto della qualità di socio. La Suprema Corte, nel caso di specie, ha altresì rilevato che l’avviso di accertamento notificato dopo l’estinzione della società nei confronti di uno solo dei soci è valido in quanto – analogamente al quanto previsto dall’art. 65, comma 4, del D.P.R. n. 600 del 1973 per l’ipotesi di morte del debitore – si correla «al fenomeno successorio che si realizza rispetto alle situazioni debitorie gravanti sull’ente e realizza, peraltro, lo scopo della predetta disciplina di rendere edotto almeno uno dei successori della pretesa azionata nei confronti della società».