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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 23 giugno 2020, n. 19091 ha affermato – richiamando le norme di comportamento del Collegio Sindacale elaborate del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, che chiariscono il dovere dei sindaci di chiedere chiarimenti agli amministratori e revisori nel caso di dubbi sul bilancio – che, anche nella società quotata, il sindaco può essere chiamato a rispondere del reato di falso in bilancio. Infatti, benché il controllo contabile sia svolto ex post dal revisore legale incaricato, al sindaco compete una verifica ex ante sull’adeguatezza delle procedure aziendali e sugli assetti organizzativi, amministrativi e contabili della società. Allo stesso modo, il collegio sindacale deve interessarsi alle operazioni di maggiore rilievo compiute dalla società o dal gruppo, mediante un continuo scambio di dati ed informazioni con il soggetto incaricato della revisione legale dei conti, segnalando qualsiasi elemento sospetto che possa emergere dall’attività di vigilanza sul sistema amministrativo e contabile della società.