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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 22 giugno 2020, n. 12108, ha condannato il direttore generale a risarcire i danni causati dall’occultamento delle perdite non appostate nel bilancio della società per azioni ma rinviate negli esercizi successivi. La Suprema Corte ha precisato che, nell’ambito dell’azione di responsabilità, viene assimilato a un normale amministratore esecutivo il direttore generale a cui sono state attribuite ampie deleghe di gestione societaria. Il principio di “business judgement rule” non può limitare la responsabilità del direttore generale se le operazioni poste in essere dallo stesso sono risultate, “ex ante”, manifestamente avventate e imprudenti.