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La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con Sentenza del 4 agosto 2020 (c.c. del 3 luglio 2020), n. 23513, ha ricordato che, in tema di concorso nei reati di cui agli artt. 10 bis e 10 ter d.lgs. 74/2000, deve essere dimostrata la circostanza che il soggetto a cui si imputa la condotta concorsuale abbia inequivocabilmente preordinato la condotta rispetto all’omissione del versamento ovvero abbia fornito un contributo causale, materiale o morale, da valutarsi a norma dell’art. 110 c.p., all’omissione della persona obbligata. La Corte aggiunge altresì che, avendo il delitto di omesso versamento IVA natura istantanea e unisussistente, gli omessi versamenti periodici non costituiscono frazioni anticipate della fattispecie incriminata; inoltre, il dolo, consistente nella volontà dell’omesso versamento, deve sussistere alla scadenza del c.d. termine lungo e non in momenti ad esso antecedenti.