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Il Tribunale di Milano, con Sentenza del 26 giugno 2020, n. 3755 ha affermato che, successivamente al riconoscimento da parte dell’assemblea del diritto all’emolumento per l’amministratore, esso non può essere negato da parte della società. La modifica o il diniego del compenso può avvenire soltanto con il consenso dell’amministratore. Il Tribunale di Milano ha ricordato, preliminarmente, come i compensi spettanti ai membri dell’organo gestorio debbano essere determinata alla nomina o dall’assemblea ai sensi dell’art. 2389 c.c. Da ciò consegue come lo svolgimento dell’incarico faccia sorgere il diritto al compenso, che, se non stabilito dallo statuto o dall’assemblea, può essere liquidato dall’autorità giudiziaria su ricorso del soggetto interessato.