argomento: News del mese - Diritto Tributario
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L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 421 del 01 ottobre 2020, ha affermato che non si ravvisano elementi che possano integrare l’abuso del diritto nell’ambito di un’operazione di scissione societaria asimmetrica non proporzionale finalizzata a superare i conflitti fra i soci, non comportando la stessa il conseguimento di alcun vantaggio fiscale indebito. In linea di principio, l’operazione di scissione ai sensi dell’art. 173 TUIR è fiscalmente neutrale e il passaggio del patrimonio della società scissa a una o più società beneficiarie, che non usufruiscano di un sistema di tassazione agevolato, non determina la fuoriuscita degli elementi trasferiti dal regime ordinario d’impresa. Il cambio delle partecipazioni originarie non comporta poi l’insorgenza di alcun tipo di reddito in capo ai soci della società scissa, salvo eventuali conguagli in denaro. Ai fini dell’imposta di registro, infine, le operazioni di scissione societaria sono sottoposte a registrazione con applicazione dell’imposta nella misura fissa di 200 euro.