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La Corte di Cassazione, con Sentenza dell’11 dicembre 2019, depositata in data 22 giugno 2020, n. 12121, ha affermato che l’azione revocatoria ordinaria promossa da un creditore ipotecario, volta a far dichiarare l’inefficacia dell’atto dispositivo del bene ipotecato – nel caso in esame l’inefficacia della costituzione di un fondo patrimoniale – deve ritenersi un atto eccedente lo scopo. Infatti l’azione revocatoria presuppone un pregiudizio anche solo potenziale in capo al creditore, ovvero che la garanzia patrimoniale generica del creditore si sia ridotta e che venga pregiudicata la realizzazione del suo diritto con l’azione espropriativa; la sentenza chiarisce che la natura stessa della garanzia ipotecaria esclude il pericolo dell’infruttuosità dell’esecuzione e, quindi, la sussistenza dell’eventus damni.