<p>Il diritto della crisi e dell'insolvenza</p>
Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

10/12/2020 - La categoria dei c.d. controlli difensivi

argomento: News del mese - Diritto del Lavoro

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La Corte di Cassazione, con sentenza del 16 novembre 2020, n. 25977, ha affermato che nella categoria dei cd. “controlli difensivi”, che esulavano dall’ambito applicativo dell’art. 4, comma 2, della Legge n. 300/1970 nella versione applicabile ratione temporis prima della nuova formulazione introdotta dal d.lgs. n. 151/2015, rientravano quelle verifiche dirette ad accertare comportamenti illeciti e lesivi dell’immagine aziendale e costituenti, astrattamente, reato. Tali controlli sono stati ritenuti ammissibili se disposti ex post, ossia dopo l’attuazione del comportamento in addebito, così da prescindere dalla mera sorveglianza sull’esecuzione della prestazione lavorativa; pertanto non poteva considerarsi in alcun modo compromessa la dignità e la riservatezza dei lavoratori, atteso che non corrispondeva ad alcun criterio logico-sistematico garantire al lavoratore, in presenza di condotte illecite sanzionabili penalmente o con sanzione espulsiva, una tutela maggiore di quella riconosciuta a terzi estranei all’impresa.